Sto lavorando con una mia classe alla lettura del testo poetico. Naturalmente abbiamo affrontato tutti i discorsi tecnici possibili su versi, rime, figure retoriche, livelli di lettura del testo e tutto quello che i libri di testo ci propongono. Abbiamo anche allargato il discorso alle difficoltà legate alla traduzione e ora stiamo tentando di "interpretare" alcuni testi registrandoli per inserirli in un podcast. Proprio questa si rivela la fase più difficile del lavoro: l'interpretazione, che si fonda necessariamente sulla comprensione del testo. Comprendere un testo non significa però analizzarlo razionalmente, contandone le rime, gli enjambement, i chiasmi o le anafore. Ho sbagliato io! Non posso pretendere che i ragazzi, in questo modo, "sentano" la poesia, la vivano...
Quando questa mattina un amico mi ha mandato il link alla lezione di poesia de "L'attimo fuggente" ho pensato che avevo dimenticato proprio questo: l'emozione, la commozione che può suscitare un verso.
Ho quindi deciso di inserire nei materiali delle lezioni anche questi due filmati, perché da questi si possa partire per affrontare diversamente il discorso sulla poesia...
Da "L'attimo fuggente"
Riccardo Cocciante "Poesia"
Benigni, dal film "La tigre e la neve"
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