domenica 25 maggio 2008

Diario di scuola

"Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa solo bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica [...]
Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini [...]
E alcuni colleghi si credono dei Karajan che non sopportano di dover dirigere la banda del paese. Sognano tutti la Filarmonica di Berlino [...]"
(da "Diario di scuola" di Daniel Pennac)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bbel post Maghetta: grazie;-)
A presto. leila

Annarita ha detto...

Bella e attuale questa pagina di Pennac!

Ognuno di noi dovrebbe suonare il proprio strumento...non solo i ragazzi, a riprova che ogni persona è diversa dall'altra.

giovanna ha detto...

ciao Maghetta,
a me, fra gli altri, ha colpito molto il passo da "Diario di scuola":
"...lo studente ritenuto normale è quello che oppone meno resistenza all'insegnamento, quello che si presume non dubiti del nostro sapere e non metta alla prova la nostra competenza....." pag. 218
Ci riflettessimo.... ci indigneremo meno nei nostri CdC!
un saluto,
g.