giovedì 9 aprile 2009

Insegnanti vs nativi digitali

Negli ultimi tempi ho letto in rete numerosi interventi sulla reale esistenza dei "nativi digitali". Per i pochi che non ne sono a conoscenza segnalo l'articolo di Antonio Fini, "http://www.fininformatica.it/wp/il-mito-dei-nativi-digitali/", e quelli di Gianni Marconato "I nativi digitali non esistono (parte seconda)" e "I ragazzi venuto da Google".

Aggiungo anche, embeddandola da slideshare, la relazione di Antonio Fini sulle competenze "digitali" dei nostri ragazzi (Bari, 27 marzo 2009)



Nel giugno del 2007, nel mio intervento al convegno "E-Learning Esperienze e prospettive future: quali applicazioni?" ho sostenuto che " Spesso sento dire dai colleghi che “i ragazzi ne sanno più di noi”, che non c'è problema a portarli in laboratorio perché “quello che non sappiamo fare noi lo sanno fare loro”.
Credo che anche questo sia un mito da sfatare: la maggior parte dei ragazzi usa il computer esattamente come va in bicicletta: male, contro mano e senza regole. Noi insegnanti dobbiamo guidarli anche in questo, insegnare loro ad utilizzare questo strumento in maniera adeguata, fornendo loro le regole fondamentali per un uso consapevole delle tecnologie, soprattutto quando sono piccoli."


Sono convinta dunque anch'io, e da tempo, che i nativi digitali non esistano, che i nostri ragazzi in realtà sappiano semplicemente "usare" le tecnologie, ma non siano in grado di "utilizzarle" al meglio e che in questo abbiano bisogno di noi insegnanti.

Come dice dunque Antonio Fini
"Il ruolo della scuola è pertanto ancora più che utile, nell’indirizzare e aiutare i giovani a formarsi una vera competenza digitale. "

MTG

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